Telemedicina, ingegnere di Milazzo inventa CheckMed
Ingegnere di Milazzo inventa CheckMed, una piattaforma in grado di monitorare in tempo reale lo stato di salute di chi indossa il dispositivo da lui progettato.
Palermo- Da piccolo, Giuseppe Giorgianni sognava di diventare medico e aiutare le persone a guarire. Non avrebbe mai pensato che a 55 anni sarebbe diventato un innovation manager noto a livello mondiale, un imprenditore e inventore seriale.
Ora però l’ingegnere informatico di Milazzo quel sogno l’ha realizzato all’incontrario ovvero dalla tecnologia è arrivato alla (tele) medicina. La sua più recente invenzione brevettata è CheckMed, una piattaforma in grado di monitorare in tempo reale lo stato di salute di chi indossa il dispositivo da lui progettato. <<Attraverso uno smartphone, una app e un software di gestione dice è possibile il monitoraggio da remoto del paziente, l’archiviazione dei dati, l’interazione con il personale medico e il promemoria della terapia>>.
L’idea di CheckMed nasce qualche anno fa, in concomitanza con la grave malattia della madre di Giorgianni che, anche se fuori casa, aveva l’esigenza di tenere sotto controllo in tempo reale lo stato di salute della mamma.
Presentato lo scorso gennaio a Las Vegas e in questi giorni al Gitex Global di Dubai, lo smartphone sarà in grado di monitorare il sonno, lo stress, controllare il diabete e rilevare anche le cadute. Il sistema, infatti, invia una richiesta di aiuto in caso di caduta accidentale della persona anziana, selezionando la persona da avvisare attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale.
Il monitoraggio del diabete, invece, avviene attraverso un sistema di controllo continuo del glucosio con un metodo non invasivo.
<<I principali vantaggi continua Giorgianni, fondatore della startup Innova sono la riduzione dei costi di ospedalizzazione e una riduzione della mortalità in caso di cadute accidentali>>.
Tenace e intraprendente, l’Archimede di Sicilia (come è stato soprannominato Giorgianni) ha iniziato a lavorare dopo la morte del padre. <<Era il 1988, avevo 22 anni, mio padre aveva appena comprato a rate uno dei primi personal computer: morì lo stesso giorno in cui me loregalò>>. Da quel giorno rimane folgorato dalla tecnologia: <<Era come se quel regalo fosse il testamento di mio padre>>.
Articolo dal Giornale di Sicilia – 18 Ottobre 2022